Morciano di Leuca

Morciano di Leuca è un piccolo gioiello incastonato nell’estremo sud del Salento, dove il mare e la terra si incontrano in un abbraccio millenario. Le sue origini risalgono al Medioevo, quando il borgo cominciò a svilupparsi attorno a un antico casale bizantino, testimone di un passato fatto di incursioni, scambi e fiorenti commerci. A dominare il paese è il castello cinquecentesco, simbolo di resistenza e presidio contro le minacce provenienti dal mare, costruito dai feudatari locali per proteggere la comunità. Passeggiando tra le sue vie strette e silenziose, si respira ancora l’atmosfera autentica di un tempo che non ha fretta. Le case in pietra leccese, le chiese secolari e i piccoli orti nascosti raccontano una quotidianità semplice, legata alla terra e al ritmo delle stagioni. Intorno, la campagna salentina si stende fino al mare, punteggiata da ulivi nodosi e torri d’avvistamento, mentre in lontananza si intravede il profilo del Santuario di Leuca, come un faro sospeso tra cielo e mare. Morciano è un luogo che incanta in silenzio, dove ogni dettaglio parla di storia, di fatica e di bellezza senza tempo.

Luoghi d'interesse

Chiesa madre di San Giovanni Elemosiniere

La Chiesa Madre di San Michele Arcangelo fu costruita nel 1564 su progetto dell’architetto neretino Francesco Centolanze. Il suo prospetto tardo-rinascimentale, incorniciato da due massicce paraste, è caratterizzato da un rosone centrale allineato con il portale d’ingresso, sopra il quale si legge l’enigmatica iscrizione Terribilis est locus iste, talvolta interpretata come un riferimento esoterico.
L’interno presenta un’unica navata, con altare maggiore e quattro altari laterali dedicati a San Michele Arcangelo, San Francesco d’Assisi, alla Madonna del Rosario e alla Madonna del Carmine. Alla destra dell’altare maggiore si trova una statua lignea di San Michele.
Sopra l’ingresso, sulla cantoria, si colloca un organo a 25 canne realizzato nel 1723. Il campanile, a pianta quadrata, fu ricostruito nel 1940 accanto alla facciata principale della chiesa. Ospita cinque campane, la più antica delle quali risale al 1752.

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